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E' uscito il nuovo libro di Andrea Maietti su Brera:
ecco la presentazione dell'autore

"Quella volta in cui mi nomino' suo biografo ufficiale...."



Nel dicembre del 1992 Ettore Gasperini mi telefonò per chiedermi un libro-intervista su Brera , da pubblicare nella sua collana " Allo specchio", iniziata con Baldassarre Molossi. Mi accordai col Gioann e ci vedemmo per il primo appuntamento a casa sua , in Via Cesariano a Milano. Era il 17 dicembre, giovedì, ed era con me il mio amico fotografo Valerio Sartorio. La chiacchierata si protrasse per gran parte del pomeriggio , finchè ci demmo un secondo appuntamento per dopo le feste. La sera del 18 , el Gioann fu cena a Maleo presso il ristorante "Il sole" . Fu la sua ultima cena .

Nelle prime ore di sabato 19, mentre tornava da Maleo con i due suoi amici accompagnatori, l'incidente. Una Thema, perso il controllo, si alzò in aria per l'eccesso di velocità e precipitò a obice sulla vettura di Brera, che stava dietro, e degli amici. Fui avvertito verso le sette della mattina, e, come tanti , mi sentii d'improvviso orfano. Ingoiato coi giorni e coi mesi parte del vuoto del so addio, pensai di scrivere comunque il libro per Gasperini. L'intervista sarebbe stata il primo capitolo; il resto una testimonianza di anni vissuti accanto al Gioann, riassunti nel sottotitolo " pagine di vita con Gianni Brera". Il titolo , " Addio papa Lombardei", è una parafrasi da Hemingway, che Brera amava molto, e cui negli ultimi anni tanto somigliava , persino fisicamente , oltre che per la visione tragica della vita.

Ho raccontato del mio primo incontro col Gioann , avvenuto nella sua casa di Pusiano nel maggio del 1968, quando lui , davanti a un risotto alla milanese e numerose bottiglie cui io faticavo a rendere omaggio ( guadagnandomi l'epiteto di "lodesan linfatico") , lui mi nominò suo biografo ufficiale ( " In Italia - disse - hanno un biografo anche le mezze calzette , g'ho minga d'aveghel mì ?"). Poi la mia tesi di laurea sui suoi neologismi calcistici ( "Il calciolinguaggio di Gianni Brera", Lodi, 1976, ed. Lodigraf ) , il mio lavoro di antologizzazione degli " arcimatti " . E anche certe ore passate a tu per tu parlando ( soprattutto parlava lui e io me ne abbeveravo ) del mondo e della vita, dell'ossessione letteraria.

Il libro contiene lettere del Gioann, di cui la più curiosa è quella in cui lui mi dà consigli su come stendere la scaletta di un racconto bassajolo. Il libro contiene poi pagine sui giorni successivi al suo addio , sullo smarrimento di tutti gli infiniti " Senzabrera", come ci ha chiamati Gianni Mura, autore della prefazione al libro. Ci sono molto foto inedite , colte nei miei incontri col Gioann, tra le quali - bellissime - quelle del 17 gennaio '92 in Via Cesariano. Spero che Gasperini distribuisca il libro in modo che lo possano leggere almeno tutti i succitati "Senzabrera".

Andrea Maietti      


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